Il Paziente oncologico trova la sua ideale gestione in una equipe multidisciplinare che comprende diverse figure professionali oltre l'oncologo medico; una di queste figure è a buon diritto l'infermiere professionale.
La pratica infermieristica applicata all'oncologia reca con se diverse difficoltà legate alla complessità del fenomeno cancro: malattia dalle numerose sfaccettature e problematiche.
L'infermiere di area oncologica esegue infusioni complesse per timing e sequenza, medicazioni complesse, somministra sostanze dai possibili seri effetti collaterali. Anche la semplice somministrazione orale dei medicamenti assume la complessità della cadenza e della sequenza.
In medicina, ed ancor più in oncologia, nulla può essere lasciato al fato. Il Paziente oncologico ha poi da dover gestire cateteri, drenaggi, dispositivi di infusione (sia elettronici o meccanici quali pompe elastomeriche, PICC, port-a-cath).
La sterilità e la manutenzione dei vari dispositivi assurge ad elemento vitale. Passando dalla routine pratica alla routine psichica, l'infermiere, che trascorre gran parte del percorso di cura accanto al Paziente, deve anche essere empatico.
Calarsi nel contesto, offrire un sorriso, appare di importanza non minore rispetto alla parte restante dell'attività. Ecco che nasce "l'infermiere di famiglia", quella figura che con discrezione entra nelle case, entra nella condivisione dello spazio sacro vitale del Paziente e delle famiglie.
Supporto tra i supporti, l'infermiere con queste caratteristiche globali può fare la differenza.
Dott. in Scienze Infermieristiche Gianluca ARCANGELI
Email: g.arcangeli@studioscia.it
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La patologia neoplastica ancor oggi risulta impegnativa da affrontare da parte dei singoli specialisti che concorrono all'iter terapeutico del paziente oncologico.
Le figure specialistiche del chirurgo, dell'oncologo e del radioterapista sono quelle cardine nella gestione della terapia del tumore, affiancate via via dagli specialisti che spesso subentrano nella cura delle eventuali complicanze organo – specifiche.
Una visione globale integrata della problematica oncologica deve ormai far parte del bagaglio culturale dell'oncologo medico; accanto alla terapia farmacologica specifica delle varie forme tumorali, insieme a presidi coadiuvanti volti a sinergizzare contro la crescita neoplastica.
Tra i presidi che forniscono ausili di elevato livello è possibile annoverare la nutrizione corretta, la ossigenazione costante, l'ipertermia oncologica, la fitoterapia specialistica e le terapie di supporto dell'organismo e della relativa attitudine immunologica.
Non è secondario considerare un approccio nutrizionale adeguato alle nuove esigenze dell'organismo ed alle mutate condizioni di equilibrio dettate dalla presenza del tumore e dagli effetti delle terapie specifiche, così come è importante salvaguardare le porzioni sane del corpo e la naturale vocazione dell’organismo alla battaglia contro “gli intrusi”.
Una cellula neoplastica, come ogni genere del creato che viene al mondo, tende a voler sopravvivere con ogni risorsa.
L'abilità che viene richiesta a chi si cimenta nella cura della patologia oncologica è legata allo studio di ogni stratagemma per arginare e superare la volontà di crescita della cellula “deviante”.
Nel corso degli anni è stata lungamente approfondita la relazione tra la sfera emozionale, il cervello e l'assetto immunitario; la psiconeuroimmunologia è la scienza che si occupa nello specifico di evidenziare queste relazioni.
Quindi un atteggiamento positivo, un sorriso, la sdrammatizzazione di situazioni di difficoltà costituiscono parte integrante ed imprescindibile dell'approccio al fenomeno- cancro ed alla persona affetta da una forma tumorale.
Partecipando e condividendo l'evento malattia in un circolo virtuoso di medici, nurserying e care giving e supportando con le opportune scelte terapeutiche è possibile ottenere il successo di far proseguire una vita, perché “Il successo è di tutti: paziente e curanti”
Per informazioni e prenotazioni terapia di supporto è possibile utilizzare i seguenti contatti:
Dott. Carlo PASTORE, oncologo
Email: c.pastore@studioscia.it
Web: www.ipertermiaitalia.it
Telefono: 3319584817